Workshop meta-teatrali

Agli albori dell’umanità il teatro veniva praticato da un ristretto numero di individui specializzati, le cui conoscenze erano codificate ed espresse in quell’Arte considerata Sacra e a disposizione della Comunità. A loro era affidata quella trasmissione di valori essenziali che costituirono l’educazione dell’essere umano.

Il lavoro dell’attore si basa (o dovrebbe basarsi oggi) su una precisa conoscenza, frutto di uno studio costante e rigoroso, del funzionamento fisico, psichico ed emozionale dell’essere umano.

Il principale obbiettivo, nonché principale difficoltà di tutte le arti sceniche, consiste nel raggiungere una qualità della presenza che permetta all’attore/danzatore/cantante di instaurare un rapporto di scambio vivo con il pubblico e renderlo attivo al fine di percorrere insieme il viaggio della narrazione sulle ali dell’immaginazione creativa.

L’artista scenico quindi deve essere una specie lider carismatico capace di prendere per mano lo spettatore e gentilmente condurlo attraverso quello “stream of consciousness” che una rappresentazione, per sua natura ancestrale, dev’essere per chi vi assiste.

Ma poiché il teatro è uno strumento di studio della vita umana nei suoi rapporti e nelle leggi universali che la governano, questa equazione (attore spettatore contenuto esperienza conoscenza) può essere applicata ad ogni rapporto umano finalizzato all’apprendimento, alla facilitazione della crescita individuale e collettiva, nel mondo dell’educazione come nel mondo del lavoro.

Danza la tua essenza

Un workshop di Fiore Zulli e Carla Robertson dedicato alla femminilità

“La donna bella è colei che si osserva, si scopre e si accetta durante tutto l’arco della sua vita, in un processo di crescita interiore che riporta all’incontro con la propria Essenza. La donna bella è colei che conosce la forza della propria femminilità. La donna bella è colei che comprende e dirige giustamente l’istinto maschile. La donna bella è la vera e  invisibile guida di una comunità in armonia.” (Fiore Zulli)

Il workshop si dirige alle donne che hanno superato i 35 anni di età.

Non ci sono altri requisiti per quanto riguarda abilità fisiche particolari, lingua, nazionalità, cultura, religione o professione.

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Il corpo che ascolta, accoglie, esprime, trasmette, educa

Un workshop di Fiore Zulli e Carla Robertson dedicato agli insegnanti

“Prima della musica esteriore, percepibile cioè con l’udito, esiste una musica interiore che anima il corpo umano. Tale musica interiore è data dal complesso di percezioni fisico sensoriali, mentali ed emozionali, le quali hanno un loro ritmo e un’armonia ben precisi che, se ascoltate e osservate coscientemente, determinano la capacità di trasmettere in modo vivo, organico, un suono, un canto, una parola, un movimento portatori di contenuti.” (Fiore Zulli)

Il workshop si rivolge a coloro che desiderino intraprendere un percorso di studio pratico sul rapporto tra i gli impulsi interiori e le dinamiche esteriori nella creazione musicale, vocale e motoria, attraverso l’ascolto del corpo sia a livello individuale che a livello di gruppo.

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