Suoni di Echi Sacri

Descrizione dello spettacolo

Nelle antiche chiese cristiane così come negli antichi templi delle altre grandi religioni del mondo, i suoni generano sempre diversi tipi di eco che, a un udito attento, variano per durata e nitidezza della risonanza secondo le dimensioni e la struttura architettonica di ogni singolo tempio.

L’eco del canto e della musica che risuonano negli antichi edifici sacri è sublime metafora fisica del Verbo Divino che risuona nell’Essere Umano.

“Suoni di Echi Sacri” è uno spettacolo di canto, musica e parola, specificamente concepito per essere fatto all’interno di templi religiosi.

Ascoltando come ogni suono viene alterato da questi edifici costruiti in base a certe leggi oggettive di architettura sacra, regoliamo di volta in volta parte dell’armonia del canto in un’improvvisazione guidata dagli effetti che l’eco produce sulle nostre voci.

Chiuso il portone della chiesa, affinché l’eco possa risuonare in ogni angolo del tempio, gli spettatori sono invitati all’ascolto di un canto e di una recitazione scaturiti dalla presenza nel silenzio.

Accompagnandoci con strumenti musicali provenienti da diverse tradizioni religiose di oriente e occidente, cantiamo frammenti di testi sacri in Sanscrito, Avestico, Aramaico e Latino. Gli stessi testi li recitiamo in alternanza in italiano, come eco del silenzio lasciato dal canto.

Produzione

Teatro Simurgh

Testi

Frammenti da: Bhagavad Gītā – Zend Avesta – Vangeli – Vangeli Gnostici

Musiche originali

Fiore Zulli – Carla Robertson

Interpreti

Fiore Zulli: Canto, Recitazione, Harmonium, Bendir, Daylan tabla. Carla Robertson: Canto, Recitazione, Cembali e Campane, Bendir.