Una rotta arcaica dove il quotidiano e il sacro si uniscono per rivelare l’essenza della tradizione popolare... un itinerario teatrale in cui il comico ed il tragico, il passato e il presente, si confondono oltre ogni definizione formale
Sinossi
I cantori vanno di villaggio in villaggio… viaggiano di paese in paese… percorrono i continenti… attraversano i secoli… Un attore ed un’attrice in uno spazio vuoto si fanno interpreti di molte culture, lingue e dialetti. Lo spettacolo è fatto di scene che comprendono canzoni, dialoghi, evocazioni e racconti. È caratterizzato dall’esplorazione di diverse forme di narrazione e di tecniche di canto proprie delle genti di ogni luogo evocato dai cantori.
L’uso di percussioni come unici strumenti musicali che accompagnano le canzoni sottolinea l’origine arcaica di un viaggio che si rivela un’esperienza profondamente contemporanea.
Nota di regia
Fin dal passato più remoto i popoli hanno raccontato storie che parlano del mondo che li circonda. Per tutti loro, prima della parola scritta ci fu il suono. L’intera storia di un popolo si può esprimere attraverso canzoni e racconti, ritmi e danze che sono stati trasmessi come insegnamento tradizionale di generazione in generazione.
Le creazioni di narratori, danzatori e cantanti di ogni epoca in ogni angolo del pianeta, sebbene nascano sempre da un popolo specifico, sono invero tutti frammenti di un’eredità comune ed occulta, di millenni di migrazioni registrate nei geni di ogni abitante umano della Terra.
Questa tradizione ancestrale viva e sempre presente, che sta alla radice della trasmissione della cultura e del pensiero dei popoli, è il contesto dove nasce lo spettacolo.
Teatro Simurgh
Carla Robertson – Fiore Zulli
Teatro Simurgh
Carla Robertson
Canzoni tradizionali arrangiate da F. Zulli e C. Robertson
Fiore Zulli