Pulcinella migrante al contrario

Descrizione dello spettacolo

La risata, la tenerezza e la riflessione drammatica sono gli ingredienti che Fiore Zulli offre all’attenzione degli spettatori con un Pulcinella assolutamente originale ma anche rigorosamente ancorato alla Tradizione.

Sinossi

Pulcinella è approdato in Ecuador, dove spera di ottenere finalmente una regolare “carta d’identità”. È partito da Napoli per un esilio inaspettato e tragicomico. Con una recitazione dove il testo, la danza e la mimica si fondono armonicamente in un prisma di elementi e tecniche di più tradizioni, l’attore ci guida in un percorso avventuroso che attraversa i secoli, in cui questo Pulcinella incontra diversi personaggi che marcano il suo destino di “Uomo di Spirito” e la sua decisione, infine, di lasciare la terra d’origine e varcare l’oceano per non dover morire…

 

Note di regia

Pulcinella emigrante al contrario mostra come questa maschera parlante, così “napoletanamente italiana”, possa attraversare i confini canonici della sua identità culturale e linguistica per esprimersi davanti a un pubblico multiculturale e su temi inerenti alla realtà globale contemporanea.

Dal mio punto di osservazione, il Pulcinella che sento necessario far vivere in questo momento storico, è una figura che incarni la forza di una morale oggettiva che, pur attraverso il gioco ironico del verbo e la danza del corpo, suggerisca un senso più profondo, meno visibile, di “libertà”, parola oggi così soggettivamente interpretata e manipolata. Un senso esoterico, di cui spesso nel tempo, proprio folli e buffoni sono stati segreti messaggeri

Produzione

Teatro Simurgh

Costume di Pulcinella

Verena Spori

Maschera di Pulcinella

Pasquale Di Sarno

Assistenza artistica

Carla Robertson

Testo, interpretazione e regia

Fiore Zulli