Madame Aissata, la signora dei matrimoni

Descrizione dello spettacolo

Una Sherazade africana che ci trasporta in un mondo magico e reale al contempo, per sanare ancora una volta, con amore ed umorismo, la mente, il cuore e il corpo di quel re frammentato che si agita senza meta in ogni uomo e ogni donna del nostro tempo

 

Sinossi

La signora dei matrimoni è invitata d’onore alla vigilia delle nozze di due giovani di nobile stirpe della città di Bandiagara, nel Malì. Il suo mestiere è quello di narratrice e cantatrice di leggende ed epopee di molte genti africane. È qui ora per parlare alla coppia di fidanzati del significato profondo dell’unione di donna e uomo. Così Madame Aissata assolve il suo compito raccontando con straordinaria maestria delle storie stupefacenti che catturano l’attenzione di tutti gli astanti.

 

Nota di regia

L’idea drammaturgica di una “signora dei matrimoni” come figura femminile intesa a giocare un ruolo fondamentale in ciò che è tradizionalmente l’educazione sentimentale e sessuale dei futuri sposi, è maturata come naturale conseguenza dello studio di quel linguaggio diretto, di un umorismo straordinario, senza moralismi ma pieno di vero pudore, che gli antichi africani utilizzano per trattare il tema della sessualità.

Produzione

Teatro Simurgh

Attrice

Carla Robertson

Fonti del testo

Racconti delle culture “Nupe” e “Cabili”

Drammaturgia

Fiore Zulli

Musica

Canti tradizionali africani arrangiati da Carla Robertson

Costume

Carla Robertson - Verena Spori

Regia

Fiore Zulli